E sopra splendeva un cielo stellato

 

Autore: Alberica Sveva Simeone

Editore:  Dark Abyss Edizioni

Collana: Italiana – I Ciottoli

Data di Pubblicazione: aprile 2022

ISBN:  9791280782182

Pagine: 224

Formato: brossura 

 

 

 

SBEM!

“Come Sbem?”, vi chiederete. “Doppio SBEM”, rispondiamo noi.

Questo è un romanzo che ci siamo divorati tutto d’un fiato. Si legge (forse troppo) spesso in giro di autori che “ti incollano alle pagine” o simili.

Però Alberica Sveva Simeone ci ha davvero catturato.

Non è tanto la storia in sé, che in fin dei conti è molto semplice (e le cose semplici sono quelle che funzionano sempre): tizio normale con problemi familiari prova a cambiar vita e si imbatte in una realtà che all’inizio sembra solo strana, ma poi si rivela dominata da un oscuro essere pericoloso.

È come questa storia ci viene narrata ad averci coinvolto.

L’autrice sa come raccontare. Sa come attirare il lettore gradualmente all’interno della trama. Sa come dosare la tensione e la paura in ogni pagina. Sa mettergli paura piano piano.

Come in un classico film horror il lettore sa che la vittima farà una brutta fine, se lo aspetta (e spesso gli viene annunciato). Ma continua a leggere. Non può farne a meno, perché vuole sapere cosa succederà, divorando la storia rigo dopo rigo; paragrafo dopo paragrafo.  

Quando Matteo, il protagonista, si accorge che il condominio dove si è trasferito ha qualcosa che non va, già intuiamo che il problema è qualcuno che vive all’ultimo piano. Ce lo sussurrano gli strambi condomini che incrociamo capitolo dopo capitolo. Ma proseguiamo avidi la lettura perché siamo troppo curiosi, quasi stregati dalla prosa.

All’ultimo piano c’è un essere antico che, come la strega di Hansel e Gretel, attira e ammalia le persone, offrendo loro ciò che desiderano. Ma questo ha un prezzo; un disgustoso prezzo.

Come in un romanzo di Stephen King, conosceremo tutti i condomini, le loro storie e i loro peccati. E sempre come in un’opera del “Re” ci aggireremo in ambienti apparentemente quotidiani e normali, ma che repentinamente si tingono del terrore che solletica le nostre paure ancestrali: oscuri corridoi, rampe di scale buie, inquietanti rantoli, porte che si aprono e mostri che ti entrano in casa di notte.

Come? Non vi abbiamo detto nulla della trama? L’abbiamo fatto a posta. Gustatevela da soli. E vedrete che ci darete ragione.

Un plauso alla grafica del volume, con le sue illustrazioni gotiche, molto eleganti e mai stucchevoli.

  • Perché sì: il primo capitolo potrebbe essere già da solo un mini racconto horror; l’autrice ci sa fare e se cercate una piacevole lettura all’insegna della tensione, questo libro fa per voi.
  • Perché no: se volete una lettura da centellinare poche pagine alla volta, sorseggiando un tè (o del rhum) passate a qualche raccolta di racconti.