Non utilizzeremo termini come “mostro sacro” o “sommo maestro” o simili religiose invocazioni, perché (ormai ci conoscete) non è il nostro stile. Tuttavia, qui ci troviamo di fronte ad un autore cui la narrativa fantastica e la sword and sorcery devono molto.
Belial è il nome di un demone dell’Antico Testamento ma, più in generale, è un termine ebraico che indica Male. Ed è proprio il Male l’oggetto (ossessione?) di studi del protagonista del romanzo di cui vi vogliamo parlare.
Essendo Matheson uno degli scrittori stilisti dell’horror e della fantascienza del ventesimo secolo, ricordiamo come abbia sceneggiato Duel, primo il film di Spielberg, come l’episodio Incubo a seimila metri di Ai confini della realtà sia un suo racconto e una sua sceneggiatura, il fatto che abbia scritto lui Sei millimetri al giorno ed altre amenità di valore paradigmatico della fiction.
Come al solito, partiamo dall’autore. Mistrali di certo rappresenta una figura poliedrica. Ex ufficiale, nipote di un famoso conte, giornalista, scrittore, direttore di periodici, garibaldino, banchiere e chi più ne ha ne metta. Oltre che per i suoi articoli fortemente critici verso il mondo politico dei suoi tempi ed
Questa in estrema sintesi la urban legend su cui Fabio Camilletti intesse la pregevole opera di ricostruzione dei fatti, portandoci attraverso le diverse “incarnazioni” con cui questa si è andata manifestando (passateci il gioco di parole) nei salotti ottocenteschi e nella narrativa di genere…