Cuori in trappola
di Jennifer Hillier
Editore: Fazi Editore
Collana: Darkside
Data di Pubblicazione: gennaio 2022
ISBN: 9788893257985
Pagine: 376
Formato: brossura/ebook
Non lasciatevi ingannare dal titolo. Non si tratta di un romanzo rosa. Anzi, di rosa c’è veramente poco. La storia contenuta in questo romanzo è torbida e nera come la pece. Ma non è nemmeno un classico thriller. Appena iniziamo le prime pagine, sappiamo subito chi è morto e chi è stato! Delusi? Non c’è motivo. Per noi questo è uno dei punti forti della costruzione della trama.
La scena si apre con la protagonista principale, Georgina Shaw (Geo), che testimonia in tribunale contro il suo ex ragazzo violento e possessivo Calvin James. Quest’ultimo è un serial killer accusato di aver ucciso quattordici anni prima Angela Wong, migliore amica di Geo. L’allora sedicenne Angela era infatti scomparsa nel nulla e solo ora, grazie al ritrovamento del corpo orribilmente fatto a pezzi, Calvin James (ispettore e amico della vittima e di Geo) è riuscito a incastrare l’assassino. La testimonianza è scioccante: Geo è complice del serial killer.
Da questo assurdo intreccio di affetti e situazioni morbosi, l’autrice trae spunto per narrarci l’inevitabile parabola discendente della vita di Geo e degli altri personaggi. Non ci sono “buoni” e “cattivi” nettamente distinti. Come ci spiega l’autrice per mezzo della protagonista, “a volte una sola persona può essere entrambi”. E infatti, dei protagonisti ognuno ha le sue debolezze e le sue colpe; alcuni di più altri di meno.
I macabri omicidi (perché ce ne saranno di altri) e le relazioni sentimentali fanno da sfondo a quella che possiamo definire una storia sulla colpa e sulle conseguenze inevitabili delle azioni compiute. Non prendeteci per matti se scomodiamo la tragedia greca ed uno dei suoi massimi esponenti. Però, man mano che leggevamo il romanzo e soprattutto una volta concluso, è stato immediato pensare ai personaggi delle opere di Eschilo che, sono eroi ma al contempo macchiati di una colpa che li perseguiterà per tutto lo sviluppo della storia.
Nel romanzo della Hillier non ci sono mostri alati come le Erinni, ma sicuramente c’è un mostro ben peggiore. Ce lo descrive magistralmente l’autrice, quando fa riflettere la tragica protagonista sul fatto che “puoi farti una nuova vita, trovarti un nuovo amore … ma il rimorso è sempre lì, puzza come un invisibile rifiuto marcito sotto il letto che non va via per quanto tenti di pulire”.
- Perché leggerlo: i fan di Dexter apprezzeranno sicuramente l’uso che il romanzo fa della figura del del serial killer; veramente apprezzabile l’abilità dell’autrice nello scandagliare la mente umana.
- Perché non leggerlo: con un mistero (almeno in parte) già risolto prima dell’inizio della storia, il romanzo non è consigliabile a chi cerca il classico thriller o ama perdersi in cruente cacce a enigmatici serial killer.