Samuel Stern 32
Testi: Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago
Disegni: Adriana Farina
Copertina: Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo, Emiliano Tanzillo
Editore: Bugs Comics
Data di Pubblicazione: giugno 2022
Pagine: 98
Formato: brossurato, 16×21
Filadoro e Savegnago ci portano a riflettere su temi quali la fede, l’adorazione di simboli e la ricerca di nuovi “santi” vicini e “concreti” cui affidarsi. Ma soprattutto di martiri e di fanatismo.
Fanaticum in latino vuol dire “ispirato da una divinità, invasato da estro divino”. Di cui l’utilizzo di questo termine per indicare qualunque adesione acritica ad un credo o ad un’idea.
Martire deriva da un termine greco (μαρτύριον) che vuol dire “testimone” e indica chi sopporta con rassegnazione dolori e sofferenze, in nome di ciò in cui crede.
Perché tutto questo spiegone? Perché su questi concetti ruota tutta la storia.
Samuel accompagna Duncan a far visita ad una giovane donna che vive in una comunità sudamericana di Glasgow. La comunità, pur aggregata attorno ad un parroco, sembra adori simboli e “santi” non proprio convenzionali, frutto di contaminazioni con antiche credenze messicane. La donna, che sembra avere strane visioni, viene trattata come una sorta di santa.
I nostri amici, nel far luce su cosa si nasconde nella vita della donna e nella comunità, scopriranno come martirio e fanatismo sono indissolubilmente legati: il primo genera il secondo e viceversa.
Quanto ai disegni. Adriana Farina supera se stessa.
Giocando abilmente con i toni di grigio crea atmosfere che, a seconda dello svolgimento della trama, vanno dall’onirico, al mistico, fino al tragico (Daje Adriana!).
Un plauso particolare alle inquadrature ardite e spesso “cinematografiche” che imprimono una bella dinamicità alle tavole e dimostrano come Adriana “palleggia” con ottica e prospettiva come Duncan sa tirare di Boxe.
Daje Bagarozzi!!!!!