L’Orrdo Verde

Con i racconti di: Federica Baldi, Flavio Deri, Mauro Palazzi, Davide Russo e Paolo Sista

Illustrazioni di Sara Panelli e Sara Morena

Mappa di Luca Amoretti

Impaginazione e Grafica di Mario Delucis.

Editore: Colomò Editore

Collana: Strani Aeoni – Serie Nera

Data di Pubblicazione: marzo 2024

Formato: brossura

 Un “buco verde” pieno di racconti neri

di Sidney

Agli amici di Lovecraft Italia Telegram va l’ennesimo applauso dei Bokononisti per questa raccolta.

Un altro progetto che mette in gioco i membri del gruppo Telegram.

Questa volta viene interpretato un piccolo pezzetto del mondo che il solitario di Providence ha tratteggiato nel suo “The green meadow”,un piccolo lembo di terra e acqua della frontiera nord americana, un prato, terra di confine tra vecchie tradizioni indiane e nuovi coloni.

Un paesaggio attraversato dal fiume letterario Miskatonic dove i pionieri hanno insediato la cittadina di Green Hole.

Qui la terra tra bosco fiume e montagne è molto antica.  Nell’aria densa senti quasi la puzza di rituali maledetti, sinistra progenie e misteri cruenti. Tra i racconti fanno capolino un oggetto e un personaggio che legano storie ed epoche facendo sentire il lettore a casa. Con gli autori è stato fatto un grande lavoro di armonizzazione dei temi per creare omogeneità tra i contributi. Ogni storia illumina infatti un aspetto e un’epoca di questo misterioso territorio creando un mosaico ricco e complesso.   

Il libro ha inoltre una copertina deliziosa che lo rende un oggetto gradevole da tenere in giro per la scrivania.

Ottima lettura da ombrellone, eccellente per fuggire al tedio quotidiano. Gli autori sono molto bravi a dipingere ciascuno la sua fetta di mondo Lovecraftiano lasciando trasparire personalità e carattere. Non facile.

  • Perché sì: scorre come il Miskatonic, vivi pure qualche brivido e ti invita a tornare su Howard P. Lovecraft. Magari l’hai letto già tutto ma ha scritto talmente tanti capolavori che questo omaggio ti riporterà sicuramente a visitare la fonte.
  • Perché no: se hai l’ansia da Overlovecraftianism, se non ami i riti occulti, skippa e vai oltre.

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosmici orrori corali

di Skinner

Gli amici del “Gruppo Telegram Lovecraft Italia” si distinguono per il loro processo creativo corale. Dal confronto e scambio di più menti e penne, nascono suggestioni, storie, spunti e… pregevoli antologie.

Come “L’orrido verde”, antologia lovecraftiana pubblicata con il marchio Colomó Edizioni.

In realtà il termine antologia va stretto a questa pubblicazione, che potremmo definire affresco narrativo corale, ispirato al celebre racconto “The Green Meadow” di H.P. Lovecraft e Winifred Virginia Jackson.

Immaginate un’ampia sala, le cui pareti sono affrescate da differenti artisti, ognuno dei quali ha interpretato secondo il proprio stile un episodio, una vicenda che ruotano intorno a Green Hole, la misteriosa località protagonista del citato racconto.

Ogni autore con i propri racconti ha fornito un tassello di una trama unica, che il lettore piano piano inizia a comporre, fino all’ultima pagina dove finalmente può ammirare la rappresentazione nella sua interezza.

Quello che è davvero sorprendente è il certosino lavoro di coordinamento, grazie al quale ogni storia contenuta nell’antologia si incastra perfettamente con le altre. Un personaggio, un oggetto, un particolare dell’una, sono richiamati e ripresi nelle altre.

Potremmo paragonarla (oggi abbondiamo di metafore) ad una sinfonia dedicata a “Green Hole”, in cui i bravi musici Federica Baldi, Flavio Deri, Mauro Palazzi, Davide Russo e Paolo Sista, suonano il proprio spartito, guidati da un sapiente direttore d’orchestra (Flavio Deri).

Preparatevi, quindi, ad immergervi nell’inquietante vegetazione della foresta del Massachusetts che nei secoli ha assistito all’avvicendarsi dei nativi, dei coloni e di strani fenomeni e strani esseri.

  • Perché sì: un omaggio colto e intelligente a Lovecraft, al contempo un’opera collettiva originale, che consente di esplorare luoghi inediti dell’universo dei Grandi Antichi.
  • Perché no:non è un romanzo ma non è nemmeno una semplice raccolta di racconti: se cerchi questo, vai oltre.