Karolus. Il romanzo di Carlo Magno
Autore: Franco Forte
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: gennaio 2023
ISBN: 9788804703006
Pagine: 732
Formato: rilegato
Carlo Magno era un figo.
di Sidney
Quando tuo figlio di undici anni inizia a parlare di Aquisgrana e della scuola palatina capisci che la tua prof delle medie non è stata propriamente incisiva. Perlomeno non per le sue qualità divulgative.
Ma se Carlo Magno era un figo e non te ne fossi accorto, adesso ti risolviamo il problema.
Imperatore dal pensiero moderno, guerriero definitivo ma anche uomo di grande tenerezza che nella famiglia (moooolto allargata) aveva il suo vero tesoro.
Un grazie doveroso all’autore, Franco Forte, si lui, il principe delle tenebre del fantastico, direttore di Urania e delle altre collane da edicola di Mondadori, direttore responsabile del Delos Network nonché prolifico autore e scopritore di talenti del panorama sci fi, fantasy e noir italiano (ah, quando ha tempo fa lo sceneggiatore televisivo e l’opinionista di calcio. Daje Franco!).
In questa occasione lo scrittore professionista lascia vedere l’uomo che dedica la sua passione a questa titanica figura storica. Carlo Magno è uno di quelli che hanno cambiato le cose e ancora ci portiamo dietro la sua eredità.
La narrazione lo racconta fin da bambino. Il Forte restituisce anima e colori alle immagini un po’ fredde e granitiche dei libri di storia.
Carlo aveva il fuoco dentro ed era un gran rompipalle già a undici anni: dalle prime pagine si percepisce la fatica del suo tutor per costringerlo nei rigidi dettami dei protocolli di corte. E quell’insofferenza è la fiammella che pian piano è diventata un ardente incendio che lo ha portato in giro per l’Europa.
- Perché sì: avvincente, dinamico, dirompente ritratto della figura storica che integra il bagaglio di conoscenze del cittadino contemporaneo.
- Perché no: non è un fantasy, non è un saggio, non è un documento storico. È una vita romanzata. Robusto, affidabile prodotto ma siamo dalle parti del romanzo storico divulgativo.
Quanto è bello difficile essere imperatore
di Skinner
Un uomo imponente e austero, con barba e capelli lunghi e ingrigiti. La testa cinta dalla corona imperiale, tempestata di gemme. Abiti sontuosi lo avvolgono. Nella mano destra tiene un’enorme spada, simbolo di forza guerriera. Nella sinistra il globus cruciger, la sfera con la croce, rappresentazione del dominio imperiale a sua volta sottomesso a quello di Cristo. Da due grandi occhi parte uno sguardo vispo e magnetico.
Questo è sempre stato per noi Carlo Magno, rappresentato nel celebre ritratto di Albrecht Dürer.
Sebbene immaginario e postumo, il dipinto del pittore di Norimberga coglie appieno tutte le caratteristiche di quell’uomo che volle farsi imperatore e che è protagonista dei libri di storia e delle legende, narrate nelle chansons.
Ma, nel suo indiscutibile pregio artistico, quel ritratto non riesce a dare corpo all’uomo sotto la corona e al manto regale. Lo splendido dipinto resta pur sempre un’immagine a due dimensioni.
Chi era Carlo? Cosa provava? Cosa faceva e pensava fra le mura della reggia o quando era accampato con i propri soldati?
A darci una visione in “3d” dell’imperatore ci pensa il romanzo di Franco Forte, che ne segue la vita, le gesta e le vicissitudini personali, dall’infanzia fino alla morte.
E lo fa con l’accuratezza e l’approfondimento del biografo, fusa con una straordinaria capacità evocativa dello scrittore.
Riteniamo non abbia senso riportare la trama del libro. Carlo Magno è una figura nota, che abbiamo studiato tutti scuola. E chi giocava a battaglia navale sui banchi mentre il professore spiegava, avrà occasione di conoscerla leggendo il romanzo.
Diciamo che Franco Forte ci ha fatto emozionare seguendo l’inesorabile ascesa al potere del giovane figlio di Pipino e Bertrada.
Ci siamo esaltati con lui sui campi di battaglia, grazie alle vivide descrizioni fatte di cavalieri che assaltano e terreni divenuti molli per il sangue versato. Spesso ci è sembrato di avvertire davvero «L’odore della terra, del sudore, del ferro, del cuoio».
Con stupore e divertimento abbiamo vissuto il primo incontro col Papa, in cui «sentiva le gambe molli e una strana sensazione al ventre».
Ma ci siamo commossi quando abbiamo scoperto il lato umano di Carlo, che soffre per le innumerevoli perdite dei propri cari che si susseguono nel romanzo e che si concede, a volte, pause dal ruolo di granitico condottiero, per rimboccare le coperte e baciare le sue figlie.
Frutto di un’accurata e appassionata (e la passione si sente in ogni pagina! Daje!) ricostruzione storica, il romanzo di Franco Forte ci restituisce una figura del Sacro Imperatore che va oltre quella austera e quasi mitologica.
Franco Forte ci narra la storia di un uomo, un grande uomo, ma pur sempre uomo. Ci svela le gioie, le ambizioni ma anche le paure e tutto il peso e le tensioni che comporta diventare imperatori.
Ed ecco che, allora, quegli in quegli occhi vispi ritratti da Dürer forse possiamo cogliere anche una sfumatura di stanchezza. Carlo, sembra farci la stessa domanda che sua madre Bertrada ad un certo punto gli pone: «Credi sia facile regnare? Credi sappiano farlo tutti?».
- Perché sì: se volete riscoprire la storia emozionandovi, che fate ancora qua? Andate a leggere
- Perché no: è un bel bestione, non adatto a chi cerca letture veloci e storie brevi che durano un viaggio in metro.