I Principi del Mare
di: Andrea Gualchierotti
Editore: Il Ciliegio
Data di Pubblicazione: ottobre 2022
ISBN: 9788867718764
Pagine: 256
Formato: rilegato
Un principe Acheo è costretto ad abbandonare la terra natia, fuggire dall’assassino del proprio fratello. Viaggerà per mare, visitando terre ed affrontando nemici e terribili creature, con l’aiuto degli dei.
Non ci siamo letti un poema omerico. Ma il romanzo di Andrea Gualchierotti “I principi del mare”.
Il principe acheo si chiama Alkas e il “cattivo” è… Ulisse. Sì, proprio così. Alkas è il fratello di uno dei pretendenti di Penelope uccisi dal re di Itaca al suo ritorno in patria. Insomma, ci troviamo davanti ad una sorta di sequel dell’Odissea o – se Omero ce lo consente – ad uno spin – off del famoso poema omerico.
Sgombriamo però ogni dubbio: non è uno di quei retelling che oggi va tanto di moda. Sarebbe stato facile prendere un mito antico e trasporlo in una moderna storia di avventura (magari Young adult o romance).
Gualchierotti, oltre alla trama omerica, riprende tutti gli ingredienti di una classica storia epica: l’eroe in fuga, il fato apparentemente avverso, combattimenti, interventi divini e prove di ogni genere.
Anche il linguaggio rievoca quello degli antichi aedi. Ma non scimmiottandolo attraverso l’utilizzo di frasi ampollose, altisonanti e arcaiche. In ogni espressione e costruzione della prosa vi abbiamo letto una profonda conoscenza (frutto di un serio lavoro di studio) ma soprattutto amore per l’epica dei nostri antenati.
L’autore ci fa respirare a pieni polmoni l’aria dell’epos antico, ma senza sacrificare la scorrevolezza e leggibilità della storia. Lo stile ricercato è perfettamente amalgamato con una trama avvincente, che appassiona il lettore, come nei classici film mitologici.
- Perché sì: un viaggio verso un’epica avventura fatta di sword and sorcery tutto mediterraneo, che soddisfa sia gli appassionati dei miti, sia gli amanti dell’avventura
- Perché no: se vi aspettate un “Percy Jackson” o un’altra “Canzone d’Achille”, potreste rimanere disorientati non appena vi imbatterete nei “selloi dal manto di cuoio” o incontrete un po’ di “immondo icore”.