H. P. Lovecraft. Edizione annotata

a cura di: Massimo Scorsone

illustrazioni: A. Eckhardt – W. Hart – D. Loucks

Editore:  Mondadori

Collana: Oscar Draghi

Data di Pubblicazione: ottobre 2022

ISBN: 9788804723455

Pagine: 936 

Formato: rilegato

 

 

 

H. P. Lovecraft si posiziona insieme a Poe e a Matheson tra i padri della letteratura fantasy, horror e sci-fi contemporanea.
Mentre scrivo, sopra la mia scrivania campeggia il leggendario cofanetto in cinque volumi da 24500 lire della Newton Compton, quello che per alcuni di noi degli anni ottanta costituisce tutt’ora il parametro completista critico di e su H.P. Lovecraft.

L’opera integrale, tutta la narrativa Lovecraftiana, tradotto e introdotto dai divini, Sebastiano Fusco e Gianni Pilo, coloro che per la generazione X costituiscono i numeri uno, i divulgatori per eccellenza, i traghettatori che hanno dato seguito al culto italiano di Lovecraft tra gli anni ottanta e novanta con una comunicazione accessibile ed erudita allo stesso tempo.

I primi anni novanta erano tempi gloriosi, tempi in cui del solitario di Providence si conosceva poco tra il grande pubblico e per lui scarso era l’interesse commerciale. I più intraprendenti scoprivano il suo nome tra le pagine dei fumetti Bonelli e lo andavano a cercare negli scaffali defilati delle librerie, spesso dell’usato, tra fantascienza e fantasy, all’epoca una mensola e mezza dedicata ai nerd perseguitati dai coetanei calciatori, altro che le pareti dedicate e le sale monotematiche che ci sono adesso.

Ma nel bene e nel male le cose cambiano.

Mi sono più volte lamentato per la bulimia di “Lovecraftate” per la quale adesso ogni casa editrice, grande o piccola, ha pubblicato di tutto e di più nel nome del Nostro.

Fenomeno nato a seguito della “Lovecraftmania” inevitabilmente esplosa nel mondo del fantasy e derivata dallo sdoganamento del genere operato dai film di Peter Jackson, ma adesso, parlando di edizioni di lusso, Mondadori ha calato l’asso.

Dopo l’edizione integrale di Lippi, validissima nei contenuti ma per la quale opterei per un ottimo e book, lo storico brand ha veramente fatto bingo.

La direzione editoriale ha cavalcato magistralmente la caratteristica dei Draghi Mondadori: un formato glorioso, fisicamente prepotente, per affidargli l’edizione critica più recente e blasonata di Lovecraft proveniente dagli Usa.
Una interpretazione brillante del valore contenutistico di questa edizione critica.

Se Lovecraft lo ami, questo libro lo devi avere e lo devi pure sfoggiare dedicandogli un leggio nel salotto buono.
Il curatore.

C’é un tizio a Malibu, fa l’avvocato e si chiama Leslie S. Klinger.

Non è esattamente un tagliatore di croccanti: questo signore dai capelli bianchi ha redatto le versioni annotate a noi contemporanee di Sherlock Holmes, Frankenstein, Dracula, Watchmen (si, quel Watchmen) e Sandman. I suoi lavori sono attualmente il riferimento anglosassone delle edizioni per quanto riguarda questa roba.

Per i fan dei grossi nomi, dopo Joshi, dopo Houellebecq, viene Klinger.

Cosa contiene concretamente il libro a parte la copertina figa con la sovracopertina reversibile e una presenza fisica degna di Pamela Anderson fusa con Lucy Lawless nei pomeriggi degli anni ’90?

Lovecraft era un grosso slasher culturale, saltava dalle discipline umane a quelle scientifiche e tornava indietro, nozionista, citazionista, letterariamente e culturalmente onnivoro, aveva tempo, una sensibilità spiccata, una forte impressionabilità e, soprattutto, una biblioteca sterminata a fargli da balia.

Tutte le impressioni che lui ha citato e rappresentato nei racconti qui dentro riportati, Klinger le ha approfondite e sviluppate, una per una.

Parliamo di un lavoro mostruoso: riferimenti a quadri, creature mitologiche, racconti, tradizioni, località e autori.
Chiaramente in questo tomo non troverai tutto Lovecraft, ma non è un male.

Lovecraft ha scritto moltissimo e per conoscerlo bene questa selezione è l’ ideale. Dopo questo libro sai anche come affrontare il resto della sua produzione, perlomeno può essere di grande aiuto.

Si perché il Klinger fa di piú.

Oltre alle note apre la prefazione con un vero e proprio trattato sul genere letterario horror a partire dai miti classici fino ai coevi e amici di H.P.L. elaborandone di fatto fonti formative e autori che lo hanno influenzato con semplicità e freschezza, da vero appassionato. Klinger naturalmente ripercorre anche la biografia e le opere di H.P.L. raccontando un grande affresco della sua produzione e della sua vita così poco facile.

Infine non mancano in appendice alle storie mappe, sintesi delle teogonie e chiarimenti autografi dello stesso Lovecraft sui suoi progetti narrativi come il Necronomicon.

Non manca nemmeno il post Lovecraft: elenchi di film e progetti artistici che dai suoi mondi hanno tratto origine definendo il fantasy e il pop come li conosciamo.

La ciliegina sulla torta?

L’introduzione l’ha scritta tale Alan Moore, autore non proprio ortodosso che sul Solitario di Providence lancia uno sguardo autorevole e decisamente non banale.

  • Perché sì: se Lovecraft ti ha dato qualcosa questo libro lo devi avere, assolutamente.
  • Perché no: non è un libretto da ombrellone, ma è un esperienza totale, è un modo per scendere nella produzione e nella vita di un uomo straordinario, letteralmente nella sua capacità di sognare. Non adatto a turisti dell’orrore cosmico.