Decorum Vol 1

disegni di Mike Huddleston

Editore: SaldaPress

Data di Pubblicazione: Gennaio 2022

ISBN: 9788869199004

Pagine: 216

Formato: cartonato a colori

 

Recensione sintetica: un viaggio su un ottovolante galattico senza cinture di sicurezza. Abbiamo dato l’idea? Non vi basta? Ok allora aggiungiamo che a guidare sono il vulcanico Jonathan Hickman (testi) e Mike Huddleston (disegni). Già immaginiamo i sorrisini compiaciuti sulle vostre facce.

Parliamo di un fumetto che possiamo classificare come fantascientifico, edito per la Image Comics e portato in Italia da Saldapress.

I più dotti preciserebbero che si tratta per la precisione di social science fiction, quel filone narrativo in cui – fermi restando i classici elementi sci-fi quali viaggi spaziali e tecnologie futuribili – si concentra sugli aspetti, appunto, sociali: ipotetiche evoluzioni dell’umanità, interazione fra differenti razze, fantapolitica e fantacriminalità. La fantascienza alla Philip Dick o alla Frank Herbert per darvi un esempio concreto.

Nello splendido volume cartonato troviamo ci ritroviamo catapultati in un caotico universo frutto di guerre interminabili, colonizzazioni e terraformazioni. Pianeti in cui imperversano consorzi, pirati e criminali. Come se non bastasse, ci sono anche un’intelligenza artificiale in guerra con una misteriosa setta (che protegge un misterioso uovo sacro) e una gilda segreta di letali donne assassine.

Seguiremo la storia di Imogen Smith-Morley, spietata e raffinatissima componente di questa gilda che prenderà sotto la sua protezione la giovane corriere Neha Nori Sood, coinvolta suo malgrado in strani traffici per poter mantenere in ibernazione la propria sorella malata.

Hickman in questo primo volume getta le basi per la costruzione di un complesso e stratificato universo narrativo, in cui ogni singolo elemento (anche il più infinitesimo) si incastra in modo coerente con gli altri.

Non a caso l’autore affianca o, meglio, inserisce all’interno della storia delle dettagliate schede infografiche (quasi fossero dei popup informativi) contenenti una serie di dettagli che aiutano il lettore ad addentrarsi nella storia. Un po’ come quando Herbert illustrava tutti i dettagli di funzionamento delle tute distillanti in “Dune”.

Dal punto di vista grafico, dobbiamo dire che le tavole di Huddleston seguono perfettamente lo stile narrativo di Hickman: un tratto eclettico che passa senza alcuna soluzione di continuità dallo stile prettamente pittorico a quello più “psichedelico” o, ancora, al bianco e nero o alla bicromia. Un po’ Moebius e un po’ Toppi, se vogliamo azzardare.

  • Perché leggerlo: si tratta di una splendida opera scifi, un wolrdbuilding a livelli eccelsi, accompagnati da una sperimentazione grafica altrettanto unica; da non perdere.
  • Perché non leggerlo: se conoscete Hickman, aspettatevi la solita ondata di informazioni, personaggi e livelli narrativi: vi lascerà di sicuro un senso di smarrimento. Non è un volume “one shot” , ma solo il primo di una meticolosa opera. Se volete una semplice lettura autoconclusiva, cercate altrove.